Il nostro metodo pedagogico

Il nostro centro infanzia è un luogo dove il bambino è protagonista di ogni intervento educativo e dove il sapere delle famiglie incontra le competenze professionali di educatrici preparate ed alimentate da passione e amore per il mondo della prima infanzia.
A scuola i bambini giocano, scoprono e sperimentano, esercitano la fantasia, “fanno finta di …”, leggono immagini, ascoltano favole, sognano con i racconti e crescono.
Crescono i piccoli, ma crescono anche i “grandi”: il Centro Infanzia infatti progetta e realizza appositi spazi di incontro per i genitori per favorire lo scambio di esperienze e avere il consiglio e il supporto di esperti.

Metodo Educativo

L’esperienza di vent’anni di lavoro ci ha permesso di mettere a punto un metodo educativo flessibile e centrato sull’individuo, che punta a sviluppare le potenzialità di ogni bambino non più soltanto “istruendo” ma “educando” e dove il bambino diventa artefice del suo sapere e non più un contenitore da riempire (educazione deriva dal verbo latino educĕre cioè tirar fuori ciò che sta dentro).
Questo metodo integra i principi di più scuole di pensiero considerate da noi pilastri sui quali poggiare per ottenere un percorso formativo completo e in linea con i tempi: l’intramontabile scuola Montessoriana, l’innovativa scuola di Reggio Emilia di Loris Malaguzzi e non per ultima la scuola Steineriana.

Principi del Metodo Montessori

Il metodo montessoriano si fonda sulla massima fiducia nella capacità del bambino di apprendere ed agire per impulso naturale, attraverso un lavoro spontaneo ed auto-educativo che si basa sulla sequenza “interesse, attività e sforzo” e si ispira al motto “aiutami a fare da solo”. I principi montessoriani che prendiamo come punto fermo sono: 

1.

L’accettazione totale del bambino, con le sue potenzialità e i suoi eventuali limiti.
Ciò comporta la necessità di personalizzare i percorsi di apprendimento a seconda delle esigenze, affinché ogni bambino raggiunga il massimo di quanto è nelle sue possibilità.

2.

La volontà di rendere ogni bambino autonomo e responsabile, facendo proprio il celebre motto di Maria Montessori: “Aiutami a fare da me “.
Nel nostro centro infanzia l’ambiente educativo è predisposto e strutturato a misura del bambino, per favorire scoperta e acquisizione di conoscenze basate su esperienze dirette: i mobili sono alla portata dei bimbi per permettere ai più piccoli di servire a tavola mentre i più grandi di apparecchiare e sparecchiare, prepararsi i lettini per il riposo, ecc …. Nella struttura sono stati ricavati spazi per la lettura, un angolo morbido, un spazio dedicato al gioco euristico, al gioco simbolico, …e tutti gli elementi di arredo si possono facilmente spostare al fine di organizzare gli interni in funzione del numero, dell’età e delle esigenze degli iscritti.

3.

L’educazione alle regole e al rispetto di sé, dell’altro e dell’ambiente, senza i quali non è possibile nessuna convivenza democratica.

4.

L’educazione ai valori della solidarietà, della cooperazione e della pace che, insieme a tutti gli altri valori forti della nostra tradizione, emergono da quella che Maria Montessori chiama “Educazione Cosmica”.

5.

La garanzia di un clima sociale sereno e costruttivo (senza prevaricazioni, senza valutazioni mortificanti e demotivanti): l’educatrice non impone né giudica, ma aiuta il bambino ad usare in modo costruttivo le proprie energie, in un contesto non competitivo né selettivo.

6.

L’ordine nell’ambiente e nelle routine giornaliere, per permettere al bambino di orientarsi a livello spaziale, relazionale e temporale, sviluppando quella sicurezza interna necessaria per agire nel mondo. Nel nostro asilo, le giornate vengono infatti scandite da rituali, che caratterizzano e identificano il momento vissuto, e riti di passaggio, che precedono o seguono le varie attività e che permettono così al bambino di riconoscere e, anche, di prevedere e fissare le situazioni: canzone dell’accoglienza al momento dell’arrivo, canzoni per segnare il passaggio da un’attività all’altra e che invitano al riordino, filastrocca della settimana per interiorizzare i giorni della settimana, quella  delle buone maniere da tenere a tavola, il rituale del cameriere, …

Scuola di Loris Malaguzzi - I cento linguaggi

Durante la giornata, accanto ai vari momenti di routine che servono a favorire l’autonomia, il bambino partecipa a laboratori e atelier, da solo o con i genitori, che hanno lo scopo di stimolare fantasia e creatività: organizziamo atelier di musicoterapia, pittura espressiva, danzaterapia, teatro, laboratori di inglese, corsi di psicomotricità e grafomotricità…

La possibilità di sperimentare molteplici forme di espressione è un punto fondamentale su cui poggia la pedagogia della scuola di Reggio Emilia fondata da Loris Malaguzzi e chiamata anche “I Cento Linguaggi”, dove alla base c’è un immagine del “bambino in relazione”, portatore di forti potenzialità di sviluppo, creatività e capacità di apprendimento, che crescono nella relazione con gli altri bambini e adulti.

Bambini, insegnanti e genitori vengono coinvolti, ognuno per il proprio ruolo, a “esercitarsi” a fare esperienza e scoprire continuamente il proprio punto di vista sul mondo, su ciò che li circonda, sulle esperienze che vivono e di confrontarsi con i punti di vista degli altri. 

Scuola Steineriana

Per curare la parte più spirituale e profonda dei bambini prendiamo come riferimento la pedagogia steineriana (o “pedagogia waldorf”).

La “pedagogia steineriana”, si definisce “l’arte di crescere uomini liberi”, perché vuole favorire un’armoniosa crescita di corpo, anima e spirito attraverso interventi pedagogici in grado di coltivare le potenzialità di ciascun bambino, nel rispetto dei tempi della sua evoluzione fisica e interiore. 

Un esempio di progetto educativo steineriano che proponiamo annualmente è “Il giardino dell’avvento”: durante il periodo che precede il Natale i bambini sono coinvolti in un percorso che ha l’obiettivo di ricostruire il mondo interiore così come si è costruito il mondo esteriore; hanno così l’opportunità di vivere l’esperienza di un intimo divenire, dove sono indispensabili calma e tranquillità, e  che rappresenta quindi una cura alla continua frenesia e all’incapacità di attendere che caratterizza il vivere nella società moderna.